Psoas, il muscolo dell'anima
Lo psoas e forse il nostro muscolo più profondo: unisce il piccolo trocantere del femore (la parte alta e interna della gamba) con le prime quattro vertebre lombari e l'ultima toracica.
Non è un muscolo visibile del corpo, ma le sue implicazioni sulla nostra efficienza fisica, mentale ed emotiva sono profonde.
E' il più potente flessore dell'anca, collega la metà superiore del nostro corpo a quella inferiore, ossia collega la colonna vertebrale alle gambe.
Ciò lo rende un muscolo posturale molto rilevante, preposto alla mobilizzazione e alla stabilizzazione di due articolazioni differenti: l'articolazione dell'anca (articolazione coxofemorale) e la colonna lombare.
Visto la sua posizione vicino al centro di gravità ha un ruolo fondamentale nel regolare l'equilibrio del corpo.
Secondo l'autrice Liz Koch (Il libro dello psoas) questo muscolo incarna il nostro più profondo desiderio di sopravvivenza. Lo psoas viene ipereccitato da una vita frenetica, l'adrenalina lo carica rendendolo pronto a scattare.
Questo meccanismo di difesa a lungo andare lo rende rigido e corto, portando conseguenze nocive a tutte le strutture vincolate ad esso.
Secondo il neurologo Paul McLean, (anche gli ultimi studi delle neuroscienze) il cervello è costituito da tre parti distinte, sviluppate in fase successive dell'evoluzione.
Lo psoas è collegato agli impulsi del cervello rettile, che è lo stesso responsabile dei nostri istinti primari e del regolamento delle nostre funzioni vitali, come il respiro e il ritmo cardiaco.
Psoas maggiore-psoas minore
Lo psoas è costituito da un muscolo grande o maggiore e un muscolo piccolo o minore e fanno parte di un gruppo muscolare più steso detto ileo-psoas, che comprende anche il muscolo iliaco.
Secondo alcune teorie il muscolo minore o piccolo psoas sarebbe destinato a "estinguersi" poiché non più strettamente necessario; la sua utilità risalirebbe al tempo in cui gli esseri umani camminavano a quattro zampe.
Alcune persone presentano questo muscolo solo da un lato, oppure non lo hanno affatto.
Vedendo lo stretto collegamento con le vertebre lombari e i loro dischi possiamo dedurre come lo stato di questo muscolo (tensione, rigidità, debolezza) possa incidere nello stato di salute della zona lombare, così come problemi ai dischi, alle vertebre possano incidere sullo stato di questo muscolo.
Lo psoas si relaziona anche con il diaframma, visto che anche i pilastri del diaframma si attaccano alla colonna, ed essendo il diaframma (principale muscolo respiratorio) vincolato alle nostre emozioni tra i due c'è un legame molto forte.
Tensioni emotive "croniche" sono la fonte di uno psoas problematico.
Uno degli effetti di risposta allo stress è proprio la contrazione dei muscoli flessori del torso, quelli che ci fanno "indurire la pancia" curvare le spalle e "stringere il petto".
Le nostre risposte abituali allo stress ci causano leggere tensioni che però col tempo si intensificano e si cronicizzano diventando "NORMALI".
Tra i muscoli che accumulano tensione lo psoas è uno di quelli più sensibili allo stato emotivo e a causa del nostro stile di vita sedentario, e facilmente soggetto a rigidità.
Lo psoas si "appoggia" sopra l'intestino, e quindi anche qua vediamo un collegamento molto importante, dove la salute di uno incide sullo stato dell'altro.
Lo psoas è collegato anche alla salute degli organi pelvici, pavimento pelvico, reni e core.
Ecco perché lo hanno chiamato "Il comandante", "Il direttore di orchestra" e ancora "Il muscolo della reazione combatti o fuggi"
Lo psoas influisce sulla totalità della persona.