Come lavorare il pavimento pelvico

Prima d'iniziare concentratevi sul respiro consapevole, e mantenetelo per tutta la durata della pratica. Molte persone quando si concentrano sull'esecuzione di un esercizio, trattengono il respiro inconsapevolmente, mettendo il corpo in tensione, per questo vi dico di prendervi i primi minuti per "ascoltare il vostro respiro": lasciando andare le tensioni che si presentano nelle mascelle, nella gola, o nei piedi.

Fate attenzione a non stringere i glutei e la zona del coccige quando "attivate" il pavimento pelvico.

Il pavimento pelvico,  si lavora per rilasciare le tensioni (quando il pavimento pelvico ha un ipertono, é iperattivo), oppure per tonificarlo (nei casi di ipotono, incontinenza, prolasso) e come in tutti i "lavori posturali" ci si ferma quando appare il "dolore".

Io dico sempre ai miei allievi che il dolore é un semaforo rosso, e come ben sapete anche voi davanti ad un semaforo rosso ci si ferma.

Il dolore stabilisce un confine al movimento, procedendo all'ascolto, rispettando i confini, respirando, riuscirete gradualmente a superarli.

Dico sempre ai miei allievi che il nostro corpo va trattato AMOREVOLMENTE e con RISPETTO.

 

Il movimento di oscillazione del bacino (anteroversione-retroversione) oltre a essere un ottimo esercizio per la zona lombare, ha il vantaggio aggiuntivo di massaggiare gli organi pelvici: l'intestino, i genitali e la vescica.

Lavorare e "ascoltare" la muscolatura pelvica, l'osso sacro, e lo psoas, può fare emergere emozioni profonde, siate recettivi e curiosi.

Lavorare con attenzione è sempre quello che: "fa la differenza".

Benessere del bacino

Bacino dove sei?

Pavimento pelvico